Sbiro.eu – Giochi di carte della tradizione ligure

Biscambiggia
gioco ligure per 2-6 giocatori

Nozioni di base

La versione originale della biscambiggia è per due giocatori. Nelle sezioni finali descriveremo inoltre le varianti per tre, quattro e sei giocatori. Le varianti più strategiche mariagio (per due giocatori) e biscambiggia chiamata (per cinque giocatori) hanno le proprie pagine.

Mazzo

Per giocare si usa un mazzo genovese da 40 carte, composto da 1 (o asso), 2, …, 7, fante (J), donna (Q), re (K) nei quattro semi di cuori , quadri , fiori ♣ e picche ♠.

I valori delle carte, dalla più alta alla più bassa, sono:[1]

CartaPunti
A11
710
K4
Q3
J2
6
5
4
3
2

Mani

Una partita a biscambiggia è costituita da un numero di mani, che sono le fasi di gioco tra una distribuzione e l’altra. L’obiettivo è di essere il primo a vincere due mani.[2]

Distribuzione

Per la prima mano, il mazziere è scelto a caso. Per le mani successive, i giocatori si alternano nel ruolo. Il mazziere mescola le carte e le porge all’avversario per tagliarle. Poi il mazziere dà tre carte per giocatore, una per volta. Finita questa distribuzione, il mazziere mette una carta scoperta sul tavolo, e la copre per metà mettendoci sopra il resto del mazzo (detto pozzo), coperto.

Il seme della carta scoperta è detto seme di trionfo. Le carte di questo seme, dette trionfi, battono le altre carte per la tutta la mano.

Svolgimento

Per vincere una mano un giocatore deve ottenere almeno 61 punti. I punti di ogni giocatore sono la somma dei valori delle carte che ha catturato, secondo la tabella in alto.

Prese

Le mani del gioco sono formate da una serie di prese. Una presa è la fase di gioco in cui ogni giocatore cala una carta. In ogni presa, il giocatore che gioca per primo, detto giocatore in attacco, cala una carta (mettendola scoperta nel mezzo del tavolo) e l’avversario risponde calandone un’altra. Il giocatore in attacco è libero di calare qualsiasi carta, e l’avversario pure.

All’inizio della mano, per la prima presa, è in attacco l’avversario del mazziere. Poi, il giocatore che ha vinto la presa cala per primo in quella successiva, e il gioco va avanti in questo modo fino a quando vengono esaurite tutte le carte.

Far presa

Fa presa, cioè cattura le due carte sul tavolo, il giocatore che ha calato la carta del seme di trionfo più alta. Se non sono stati calati trionfi, fa presa il giocatore che ha calato la carta più alta del seme d’attacco. Il giocatore che fa presa cattura le due carte sul tavolo e le mette coperte nella sua pila delle prese a fianco a sé.

Pescare dal pozzo

Poi, se restano ancora carte nel pozzo, ogni giocatore, cominciando da quello che ha fatto presa, prende una carta dal pozzo e l’aggiunge alla propria mano. La carta girata sotto al pozzo è considerata come parte del pozzo, e sarà l’ultima carta ad essere pescata.

Il gioco va avanti in questo modo (attaccare-replicare-catturare-pescare) fino a quando il pozzo si esaurisce, compresa la carta girata. A questo punto, i giocatori giocano ancora per tre prese con le carte che gli rimangono in mano. Finite anche queste, la mano finisce e si contano i punti.

Punteggio

Il punteggio di un giocatore è dato dalla somma delle carte nella sua pila delle prese, secondo i valori riportati nella tabella in alto. Il mazzo intero ha 120 punti, quindi per vincere la mano è sufficiente averne 61. Se i giocatori ottengono ciascuno 60 punti, la mano è considerata nulla.

Varianti

Biscambiggia a tre

La biscambiggia a tre è quasi identica al gioco a due.

Scarto Prima di dare le carte bisogna scartare uno dei due (di solito il due di picche), affinché il mazzo sia divisibile per tre.

Senso di gioco Il primo mazziere è scelto a caso, ed in seguito il ruolo passa agli altri in senso antiorario. Per la prima presa, il giocatore a destra del mazziere è in attacco. In seguito, il giocatore che vince una presa è in attacco per quella successiva. In ogni presa, i giocatori calano le proprie carte in senso antiorario, partendo dal giocatore in attacco. Le regole per determinare chi vince la presa sono uguali alla biscambiggia a due. Poi, i giocatori pescano le carte dal pozzo partendo da quello che ha fatto presa, e poi in senso antiorario.

Obiettivo L’obiettivo è di essere il primo a vincere tre mani.[2] Un giocatore vince una mano se fa più punti degli avversari. Nei casi in cui non c’è un singolo giocatore che abbia fatto il numero maggiore di punti (quindi, se i tre giocatori fanno tutti 40 punti, o se i primi due giocatori hanno lo stesso numero di punti), la mano è considerata nulla.

Biscambiggia a quattro

La biscambiggia a quattro è simile alla biscambiggia a tre, ma si gioca in coppia. Si usa tutto il mazzo da 40 carte, dato che è divisibile per quattro. I giocatori seduti di fronte sono parte della stessa squadra. C’è solo una pila delle prese per squadra, tenuta da uno dei due giocatori. Di solito si gioca un numero pari di mani per partita. È vietato comunicare al proprio compagno che carte si hanno, o quale carta calare.

Biscambiggia a sei

La biscambiggia a sei è uguale a quella in quattro. Ci sono due squadre da tre giocatori, seduti alternati in modo che non ci siano compagni seduti vicino. Per rendere il mazzo divisibile per sei, prima di dare le carte bisogna scartare tutti i due.